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Campagna Pubblicitaria

In  pubblicità la creatività è un’elemento indispensabile, è difficile stabilire delle regole universali che garantiscano sempre il successo di una campagna. La validità e l’efficacia è determinata a seconda del mezzo di comunicazione utilizzato e dal tipo di messaggio da veicolare, oltre ovviamente l’elemento tempo.

Progettare una campagna pubblicitaria che porti a risultati è un lavoro paziente e complesso che deve puntare a mettere insieme diversi fattori. In particolare bisogna considerare una strategia creativa valida, calibrata tra conoscenza del mittente, del destinatario, della forma del messaggio e della distribuzione attraverso i media più adatti, tutti ingredianti che possono creare una relazione duratura tra azienda e cliente.
In ogni modo è possibile individuare alcune costanti che, se applicate e modulate correttamente in base ai diversi contesti di lavoro, permettono di costruire una comunicazione efficace.
Quì di seguito Wizard Comunicazione Integrata mette a disposizione alcune regole da utilizzare come linee guida lungo il percorso per l’elaborazione di una campagna pubblicitaria che porta risultati e che aiutano il cliente e l’agenzia a collaborare per trovare assieme le giuste soluzioni.

Conoscere a fondo l’azienda e il suo contesto.

Una buona campagna pubblicitaria deve essere fatta su misura del brand: è dunque necessario conoscere a fondo la sua storia, la filosofia e i valori. Questo significa anche analizzare con attenzione il suo settore merceologico, il mercato e la concorrenza per avere un quadro d’insieme e per valutare i punti di forza della marca e del prodotto/servizio.

Trovare l’idea giusta.

Quando si parla di pubblicità e comunicazione le regole non sono mai definitive e immutabili: anzi, ogni azienda ha le proprie esigenze e le proprie caratteristiche e deve dunque comunicare in linea con questi parametri. Proprio per questo è bene cercare assieme, in una fitta collaborazione fra agenzia e cliente, l’idea che meglio si adatta per tradurre in proposte comunicative d’impatto, e rivolte al target giusto.

Un immagine vale mille parole.

Il linguaggio verbale è sicuramente importante ma deve sempre essere accompagnato da un impianto visivo che ne valorizzi il messaggio e lo renda più accattivamente, più emotivo ed esteticamente stimolante. I loghi, la grafica, il carattere, i colori, le illustrazioni: tutto deve essere curato per essere coerente al messaggio comunicativo e allo stesso tempo per esaltarlo, farlo rimanere impresso e, se possibile, per contribuire al ricordo anche emotivo della pubblicità.

Trasmettere emozioni positive.

Per catturare l’attenzione del consumatore una pubblicità deve dire qualcosa di originale, ma deve anche cercare di trasmettere positività: allegria, spensieratezza, successo, sogno, sentimenti. Tutto ciò fa sì che il cliente sia ben disposto a immedesimarsi con l’identità del prodotto o dell’azienda. Anche far riflettere e far pensare inducono positività in quanto implicano crescita intellettuale, l’importante è evitare che pesantezza o difficoltà di interpretazione indirizzino il destinatario verso altri messaggi.

Essere memorabili per essere riconoscibili.

Rimanere impressi nel ricordo del consumatore è un’impresa sempre ardua. Puntare tutto sulla creatività può aiutare a mettere a punto soluzioni innovative e d’impatto che aiutino a rendere una campagna pubblicitaria memorabile. Questo significa anche osare e provocare senza esagerare, percorrere strade mai battute prima, cercare di essere sempre all’avanguardia e segnare nuovi modelli.

Individuare il pubblico più adatto.

In pubblicità non è importante solo il mittente, cioè l’azienda, ma anche il destinatario, ovvero il consumatore a cui ci si vuole rivolgere. Individuare il giusto target, segmentare con precisione le sue caratteristiche e definire le modalità più adatte con cui raggiungerlo è di estrema importanza perché la campagna venga indirizzata senza dispersioni e senza sprechi di investimenti.

Scegliere un linguaggio efficace.

Sono due i principali fattori che influiscono sul tono di voce e sullo stile di un pubblicità: da una parte il messaggio che l’azienda vuole trasmettere, influenzato dai suoi obiettivi comunicativi e dall’impronta generale che si vuole dare al prodotto; dall’altra, il target di riferimento, al quale bisogna adattare le modalità espressive e il tono del nostro linguaggio. Solo mediando fra questi due poli la comunicazione avverrà con immediatezza ed efficacia.

Dire sempre la verità, tutta la verià, niente altro che la verità.

Esiste una comprensibile tendenza all’enfatizzazione delle qualità e degli aspetti positivi di una realtà che si deve promuovere. Questo è sicuramente finalizzato alla comunicazione efficace del prodotto o della marca su cui si lavora, ma deve essere sempre subordinato a un principio etico molto preciso: bisogna comunicare sempre fatti reali e concreti, senza mai allontanarsi dalla verità delle cose. Il consumatore che rimane deluso sarà sicuramente un cliente perso.

Parlare di un’esperienza.

La concorrenza del mercato odierno è sempre più alta: parlare delle caratteristiche tecniche o delle qualità dei prodotti può fornire informazioni fondamentali, ma per essere più efficace è meglio focalizzarsi sull’esperienza che un prodotto garantisce. Il marketing esperienziale aiuta a coinvolgere emotivamente il consumatore facendo leva sulla sfera decisionale.

Diffondere il proprio messaggio.

L’obiettivo di ogni buona campagna è anche quello di far parlare di sé: più una pubblicità è innovativa e efficace più verrà ricordata dai consumatore e di conseguenza aumenterà la diffusione del proprio messaggio. Ecco che i social media di recente sviluppo aiutano a diffondere sempre maggiormente i contenuti legati alle comunicazioni pubblicitarie, avendo la possibilità di ricevere in tempo reale feedback e commenti dai consumatori stessi.

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